Lemen, una faticaccia incredibile

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Guazzabuglio universale in casa Lemen contro la ostile Impianti Elettrici Meanti di Castelleone, che forte del suo nono posto in classifica e in zona retrocessione, pareva la squadra in corsa per il titolo. Purtroppo per il Lemen il punto perso ha peggiorato la rincorsa al primo posto in classifica, ora distante due punti. Sarà la primavera, ma è un Lemen diverso dal solito, un po’ strampalato; quando vince, lo fa con stile, vincendo 25-16, perdendo il secondo, ma il terzo lo domina 25-11, riperde il quarto e vince al tie-break. Partita lenta e a tratti noiosa e i due punti ottenuti con gran fatica non sono disprezzabili, sempre meglio di niente, però non s’è vista una squadra cinica, cattiva e aggressiva. Il Lemen di sabato è parso una squadra che punta al titolo impaurito e con poche alternative. Auguriamoci che sia stata una sbandata per eccesso di entusiasmo. Buone giocate da parte di Severgnini che riesce spesso a mettere in difficoltà le bergamasche. Da parte Lemen gli 11 ace sono una manna, ma tanti altri sono stati gli errori al servizio, errori che poi si pagano cari.

Nel primo set buon inizio delle padrone di casa che istantaneamente disturbano le difese avversarie. Sul 12-7 la prima chiamata tempo da parte di Agazzi che cerca di riordinare gli schieramenti. Si rientra in campo e l’avanzata del Lemen non si placa, seconda chiamata tempo sul 18-12, ma non sortisce effetti: Erba, Morstabilini e Rossato con 5 punti consecutivi mettono fine al parziale, 25-16.

Nel secondo set inizio un po’ più complicato per il Lemen che malgrado la battaglia in atto riesce a tenere la posizione. Siamo sul 13-12 e le padrone di casa in un lampo perdono quattro punti, Verderio chiede tempo sul 14-18 ma ormai la squadra si è disarmonizzata, non riesce a metabolizzare il distacco faticando a riprendersi. Sul 15-20 entra Cavagna su Rossato in leggera difficoltà e sul 17-20 Agazzi chiama tempo. Buona strategia di Agazzi che vedendo il pericolo avanzare preferisce stoppare sul nascere le bergamasche. Ripresa la partita si lotta per la supremazia e buoni gli scambi, fin sul 21-22, poi il mantello dell’oblio scende sui capi delle padrone di casa lasciandole inebetite: 21-25.

Terzo set, stesse giocatrici, stessa partita, stessa serata, ma un Lemen totalmente diverso: parziale a senso unico, 25-11.

Quarto set, altro capovolgimento. Come nel secondo parziale, le padrone di casa tengono bene il gioco fin sul 12-12, poi le cremonesi accennano al sorpasso con le scalmanate Paulli, Bassi e Guerini. Sul 12-15 Verderio chiama tempo, al rientro in gioco le giocatrici del Lemen stentano a scrollarsi dalle spalle lo spauracchio della sconfitta e giocano con timore, pagano dazio, malgrado le difficoltà una piccola ripresa del Lemen c’è, ma sul 14-20 Agazzi stoppa nuovamente il Lemen chiamando a sua volta il tempo. Sul 18-23 seconda chiamata del tempo di Verderio che però non cambia il trend: 20-25.

Si va al quinto: parte bene il Lemen con un secco 2-0, poi riagguantato e superato. E’ il set partita, nessuno vuole cedere e nessuno vuole dare l’impressione di abbassare il capo e quindi è battaglia per ogni punto. Il Lemen tenta la fuga e viene riacciuffato fin sul 7-7, poi la vera fuga avviene da parte delle bergamasche che volano, il buon Agazzi ha di che lavorare per arginare i vortici almennesi chiamando tempo, prima sul 10-7 e subito dopo sul 12-7. Sul punteggio di 13-7 il Lemen viene trafitto da una scarica di punti che obbliga Verderio a correre ai ripari chiamando tempo sul 13-11. La paura corre sul dorso della schiena quando siamo sul 13-12, ma le ragazze Lemen reagiscono chiudendo, anche con un po’ di fortuna, il match. Finalmente. 15-12.

Leggi l’articolo su “Bergamo & Sport” del 10/04/2017

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