Lemen, due punti sulle giostre

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Inizio di partita incandescente a beneficio del Lemen il quale mette in campo tanta voglia mista a caparbietà per strappare una vittoria fortemente voluta e anche meritata se solo non avessero giocata la carte del “già visto”. Triste osservare a inizio partita un bel palazzetto semi vuoto che via via fortunatamente andava rianimandosi, brutto notare la totale carenza sulle tribune di nessuna rappresentanza delle atlete della società Lemen. Si impara molto osservando e sabato avrebbero imparato qualcosa di molto pratico ed educativo.

Primi due set strepitosi, a seguire i successivi incredibili, a dirla tutta il terzo ci aveva convinti tutti che saremmo andati a fare altro, chi sarebbe tornato nelle proprie case, chi a trascorrere la serata in maniera alternativa proprio nell’istante in cui le padrone di casa dominavano la scena con il punteggio di 17-10. Ma la truppa, persone intelligenti e garbate hanno pensato di riscrivere la sceneggiatura e cambiare il finale creando quell’ emozione interminabile che ogni buona recita desta e ambisce per i propri teatri.

L’ambiguo arbitraggio non è stato un bel vedere purtroppo e chi ne ha pagato lo scotto sono state proprio le padrone di casa che oltre la beffa subiscono anche l’umiliazione. Falli inesistenti e un punto di penalità per contestazioni su un fuori asta clamoroso. Le sorti si capovolgono e la certezza di una vittoria, si voluta, ma forse troppo facile ha permesso alle avversarie del Villa Fornaci di odorare profumo di recupero e ne hanno approfittato, giustamente.

Primo set Bergamasche dall’attacco travolgente impongono subito un time out alle bresciane sul 2-6 e trascorsi pochi minuti dal primo time out anche sul 5-11 fanno capire su quale qualità stesse viaggiando il Lemen. Forse memori delle vicissitudini della scorsa settimana, imparata la lezione si riparte. Un lieve cedimento fa avvicinare le avversarie, ma per poco. Il Lemen accelera e chiude sul 25-19.

Secondo set Non c’ è storia, le ospiti prese con forza non riescono ad arrestare l’impeto di attacchi delle almennesi, a nulla possono i due tempi chiesti da Scatoli, vani i tentativi di rinforzare le proprie fila con cambi nella speranza di rallentarne almeno gli attacchi. Inutili tentativi, un grande merito va riconosciuto per aver tentato: 25-10.

Terzo set Lemen totalmente fuori controllo, accelerazioni brusche e improvvise creano caos nelle file del Fornaci che colpite nell’orgoglio commettono, in questa fase, molti errori. Siamo sul punteggio di 17-10, Lemen sicuro, Lemen ad un passo dal libero festeggiamento (pensiero comune), Lemen che crolla, tilt mentale, è la volta del Fornaci il quale spinge all’errore le casalinghe, l’ansia da prestazione mista a confusione fanno il resto. Qui iniziano a far capolino le interpretazioni arbitrali, i quarti tocchi non visti, la palla murata al Lemen che spicca il volo chiamata fuori. Fornaci rianimato anche da tanta grazia, cresce e recupera terreno. Lemen a terra: 22-25.

Quarto set Set della vendetta, sicuramente, ma per chi? L’aver perso il set/match fatica ad essere metabolizzato, le padrone di casa entrano decise e contratte allo stesso tempo, grande sofferenza a scrollarsi di dosso la tensione, Verderio chiama tempo sul 12-17, scorgendo la difficoltà della squadra ripete sul 14-21, anche se ormai s’è intesa la direzione. Nel frattempo, sul punteggio di 9 per le avversarie l’arbitro non vede proprio un fallo a loro debito e com’era naturale che sia, Verderio fa notare la discrepanza d’interpretazione arbitrale. Cartellino rosso e penalità. Lemen crolla e si abbatte totalmente. 16-25.

Quinto set Il Lemen riprende vigore. In un lampo siamo sull’8-3. Chiamata di tempo per Scatoli che comporta qualche beneficio e giovamento con la ripresa di energia delle avversarie che minacciosamente avanzano fin sul 9-7. Lemen con Fumagalli (3), Gavazzeni (1) Tagliaferri (1) e un errore del Fornaci lasciano a 7 le avversarie con accelerazioni senza via di scampo supportati da difese importanti, perché le giocatrici del Fornaci mica stanno a guardare, anzi, tentano con tutte le loro forze di capovolgere il corso del set, ma subentrata la forza dell’orgoglio bergamasco, nulla possono: 15-7.

Leggi l’articolo su “Bergamo & Sport” del 7/11/2016

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